Arte e impresa: dialogo tra identità aziendale e territorio

La Collezione Maramotti è un esempio di marketing circolare culturale: un modello replicabile per aziende che vogliono trasformare il proprio patrimonio materiale e immateriale in valore condiviso.

Quando Max Mara trasferisce la produzione in una nuova sede, l’ex-stabilimento viene riconvertito in uno spazio di cultura. Quello che era un luogo produttivo diventa un ambiente generativo di relazioni, bellezza e visione: museo.

Il punto è attivare un dialogo tra identità aziendale e territorio. La collezione racconta la storia di chi ha fondato l’azienda e si apre anche a giovani artisti, residenze creative, premi per emergenti, performance interdisciplinari. Ogni progetto allarga il cerchio, senza sprechi: spazio, relazioni, tempo, tutto si trasforma e rinasce in nuove forme di valore.

Lo spunto che oggi diamo all’impresa  è:

Hai uno spazio che non sai come valorizzare? Può diventare cultura.

Vuoi che la tua RSI parli davvero di te? Fallo attraverso progetti artistici coerenti con il tuo DNA.

Vuoi rigenerare relazioni con i tuoi dipendenti e con il territorio? L’arte apre canali dove il marketing tradizionale non arriva.

La cultura non si “transa” come tutto il resto: si coltiva, si crea, si condivide.

E può diventare il cuore di un marketing circolare ricco di bellezza.

Articolo di Deborah Mendolicchio

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