Costruire un network è una delle esperienze più belle e arricchenti che si possano vivere professionalmente.
Ma, come tutte le cose vive, un network attraversa inevitabilmente anche momenti di difficoltà.
Conflitti, incomprensioni, delusioni: fanno parte del gioco.
L’importante non è evitarli a tutti i costi, ma saperli affrontare nel modo giusto.
La difficoltà è il test della qualità di una community.
Quando tutto va bene, costruire relazioni sembra facile.
Quando arrivano le prime divergenze di opinione, gli obiettivi che si incrociano senza combaciare perfettamente, le incomprensioni inevitabili… è lì che si vede la solidità vera di un network.
In Business Round Table abbiamo sempre cercato di non nascondere o minimizzare i problemi.
Li abbiamo affrontati guardandoli in faccia, con onestà, rispetto e concretezza.
E questa scelta ci ha insegnato alcune lezioni preziose.
1. Affrontare subito, non lasciare fermentare
Un piccolo malinteso, se ignorato, può diventare una frattura enorme.
Per questo credo che il primo principio sia intervenire subito, appena si percepisce una tensione.
Non con aggressività, non con fretta.
Ma con la volontà chiara di chiarire, di ascoltare le ragioni dell’altro, di ristabilire un terreno comune.
La trasparenza, anche quando è scomoda, è sempre preferibile all’accumulo silenzioso di rancori.
2. Ascoltare prima di giudicare
Spesso dietro a un comportamento che ci irrita o ci delude c’è una motivazione che non conosciamo ancora.
Magari un problema personale, una pressione lavorativa, un malinteso genuino.
Ascoltare senza pregiudizio è una delle doti più importanti in un network maturo.
E non solo ascoltare le parole: ascoltare anche i silenzi, i gesti, il non detto.
3. Separare il problema dalla persona
Un altro insegnamento fondamentale: non identificare mai il problema con la persona.
Un comportamento sbagliato non rende una persona cattiva.
Una divergenza di vedute non rende qualcuno nostro nemico.
Se riusciamo a mantenere questa distinzione, evitiamo il rischio più grande: personalizzare i conflitti e compromettere relazioni che, in fondo, potrebbero ancora essere salvate.




4. Riconoscere quando è il momento di lasciar andare
Non tutte le relazioni possono o devono essere salvate.
A volte i percorsi si separano naturalmente, ed è giusto così.
Se una relazione di networking si è trasformata in qualcosa di tossico, o se si è persa la base di valori condivisi, meglio chiudere con rispetto che trascinare una connessione che porta solo negatività.
In una community sana, anche separarsi può essere un atto di maturità.
La vera forza di un network non è evitare i problemi.
È saperli attraversare senza perdere la stima, la fiducia e il rispetto reciproco.
Ogni difficoltà, se affrontata bene, può diventare una palestra di crescita.
Per il singolo e per tutta la community.
E se ci pensate bene, nella vita personale come nel lavoro, le relazioni più solide sono spesso quelle che sono sopravvissute a una tempesta.
A presto!
Articolo di Massimo Ciprandi