Come riconoscere le relazioni da coltivare

Fare networking non significa semplicemente conoscere tante persone.
Significa saper scegliere con intelligenza dove investire il proprio tempo, la propria energia, il proprio capitale umano.
Non tutte le connessioni che nascono in un evento o a un tavolo di lavoro sono destinate a trasformarsi in relazioni di valore.
E saperlo riconoscere in tempo può fare tutta la differenza.


Non è questione di numeri, ma di qualità.

Quando partecipiamo a un evento di networking, la tentazione è spesso quella di “portare a casa” più contatti possibile, come se stessimo riempiendo un album di figurine.
Ma accumulare biglietti da visita non significa creare relazioni.
Quello che conta davvero è la qualità del legame che si può instaurare.

Negli anni, ho imparato a osservare alcuni segnali molto chiari per capire se una conoscenza merita di essere coltivata.


1. Ascolto reale

Il primo segnale che vale la pena notare è quanto l’altra persona è capace di ascoltare.
Non parlo solo di silenzio mentre parliamo, ma di ascolto attivo, curioso, attento.
Chi ti ascolta davvero, chi fa domande vere e si interessa sinceramente a quello che dici, è qualcuno che ha capito che il networking non è monologo ma dialogo.

Se in un primo incontro l’altra persona è totalmente concentrata su sé stessa, sui propri successi, sui propri bisogni, senza uno spazio autentico per te, difficilmente nel tempo quella relazione sarà equilibrata.


2. Valori condivisi

Un altro elemento fondamentale è capire se condividiamo valori di fondo.
Non parlo di pensare esattamente nello stesso modo su tutto, ma di riconoscere nell’altro un approccio alla vita e al lavoro compatibile con il nostro:

  • Onestà,
  • Concretezza,
  • Spirito di collaborazione,
  • Rispetto del tempo e delle persone.

Se manca questa base, anche il miglior progetto imprenditoriale rischia di naufragare.


3. Disponibilità senza condizioni

Un segnale preziosissimo arriva dalla disponibilità spontanea.
Quando qualcuno ti offre un consiglio, un contatto utile, un suggerimento sincero senza chiedere nulla in cambio, stai osservando un atteggiamento rarissimo, e di grande valore.

In un buon network, la reciprocità è naturale, non forzata.
Si dà e si riceve senza immediato calcolo di convenienza.
Se percepisci che ogni gesto è fatto aspettandosi subito un ritorno, fai attenzione.


4. Energia positiva

Non è un concetto astratto: la qualità dell’energia che percepisci durante un incontro è un indicatore fortissimo.
Una persona che ti lascia addosso entusiasmo, nuove idee, voglia di fare, è una persona da rivedere.
Al contrario, se dopo l’incontro ti senti svuotato, confuso, appesantito, forse è meglio dedicare il tuo tempo altrove.


5. Proiezione nel tempo

Infine, chiediti: vedo questa persona nella mia vita anche tra cinque anni?
Non serve pensarla come un socio o un collaboratore immediato, ma se ti accorgi che riesci già a immaginare progetti, idee, percorsi possibili insieme, è un segnale fortissimo.
Il networking vero guarda sempre al medio-lungo termine, non all’occasione immediata.


Costruire un network non è un’operazione da fare in automatico.
È un esercizio di attenzione, sensibilità e visione.

Come in ogni investimento importante, il vero capitale non è quanto raccogli oggi, ma quanto sarà capace di crescere domani.

E coltivare le relazioni giuste è uno dei migliori investimenti che puoi fare per il tuo futuro.

A presto!

Articolo di Massimo Ciprandi

Condividi:

Seguici per rimanere aggiornato

Ecco alcuni titoli della stesssa categoria.

contatta l'Autore