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Articoli

Quasi un anno fa, abbiamo esplorato come trasformare una semplice notizia in un articolo complesso e intrigante per un cliente nell’ambito della sicurezza informatica, dove le tematiche spaziano tra moda e fantascienza. Abbiamo investigato startup partecipanti a un contest prestigioso, ma la ricerca è stata ardua: pochissime informazioni online, nessuna landing page dedicata. Attraverso un lavoro d'analisi e di scrittura tecnica, abbiamo approfondito le caratteristiche e la mission di ciascuna azienda, creando contenuti accessibili e interessanti. Infine, la startup che ci aveva colpito inizialmente si è rivelata la vincitrice del contest, confermando la nostra intuizione iniziale.
Qualche settimana fa su Gartner for Marketers ho trovato un interessante articolo sulla centralità del cliente e su tutto quello che il marketing dovrebbe fare proprio per mettere al centro il proprio cliente.
Anche questa giornata lavorativa sta per volgere al termine, come sempre mi tengo i lavori più meccanici per quest’ora, so che la mia mente è meno lucida, meno creativa e meno attenta.
Di recente vi abbiamo parlato di calendari cartacei obsoleti. Oggi vi vogliamo dire due cose sui biglietti da visita. Ecco, qui la questione cambia radicalmente. Qui esce, in effetti, il feticista del santino che giace in molti di noi.
Oggi ogni brand ha la possibilità di diventare editore di se stesso. Non è la novità dell’ultimo minuto, il brand journalism, soprattutto oltreoceano, esiste da un bel po’. Ma di anno in anno acquista sempre più credibilità e qualità.
Nel 2018 come nel 2060 ci sentiamo di dire. Oggi che è tutto digital & social, forse sarete stupiti di sapere che uno dei gadget ancora tra i più richiesti è il classico calendarietto da ufficio. Sì, quello aziendale con il logo e i contatti per intenderci. Perché?
La scorsa settimana siamo stati a VisCom, la più grande fiera italiana del tutto dedicata alla comunicazione visiva e alle sue novità.