Ho sempre fatto marketing e voglio premettere che non ho mai amato parlare male dei competitor. Nella mia carriera professionale ho sempre cercato di parlare bene di quella che era la mia azienda e mai di mettere in cattiva luce gli altri.
Ma oggi ho deciso che voglio fare una deroga..
Ormai da mesi cerco sui social quello che fanno gli altri professionisti del marketing. Su Linkedin ci sono tantissime persone che stimo e che conosco anche personalmente e con le quali a volte discuto o mi confronto sugli argomenti più diversi ma…
… sui social, diciamo così, più “consumer” ho iniziato a seguire quelli che sembrano la nuova leva dei venditori di fumo, questa volta online. Ci sono sempre stati nel mondo delle vendite quelli che promettevano soluzioni stupefacenti in pochissimo tempo, senza alcun rischio e “se non sei soddisfatto, ti rimborsiamo ogni tua spesa” ma oggi grazie ai social queste persone hanno la possibilità di sparare il loro fumo in faccia a migliaia di utenti, rovinando di fatto il lavoro di tutti i professionisti del marketing.
All’inizio scrollavo oltre e neanche li guardavo, in fin dei conti sono contenuti sponsorizzati quindi lo sai benissimo che il contenuto è probabilmente poco valido ma poi ho iniziato a fermarmi ad ascoltare le cose che raccontavano.
E da lì, è partita una sorta di mania con decine di video che mi sono salvato e mi sono trascritto e su cui voglio soffermarmi oggi in questo articolo.
Tranquilli, non racconterò mai chi sono queste persone e cambierò le parole dei loro script in maniera che anche loro non possano riconoscersi ma il succo della storia è sempre quello.
La pietra filosofale
“vi hanno detto di fare un sito wordpress? vi hanno detto di pubblicare decine di post al giorno sui social? vi hanno detto di spendere soldi in advertising sui social? TUTTO SBAGLIATO”.
Iniziamo con il botto!
“Quello che non vi hanno detto è che c’è un ingrediente unico che vi potrà fare avere successo.”
Non sapevo che il marketing fosse la nuova frontiera della ricerca della pietra filosofale.
“Avete un’azienda o siete un professionista? Volete crescere oggi? Subito? Senza dover aspettare mesi? Chiedete a me/noi l’ingrediente unico che ha fatto crescere oltre 500 aziende clienti di un fatturato che varia da 5mila ai 70mila euro al mese”.
Eccola la pietra filosofale da 70k al mese. Che così a spanne fa quasi 800mila euro di fatturato all’anno, così con un solo ingrediente unico. Meraviglioso.
Il manuale magico
E poi c’è quello che passa dalla pietra filosofale al manuale magico che …
“Stai bruciando budget su campagne pubblicitarie, funnel o chiamate telefoniche inutili? Smetti di spendere soldi inutilmente”.
Interessante che questa comunicazione sia veicolata attraverso post sponsorizzati proprio attraverso campagne pubblicitarie, ti porti poi in un form di contatto, quindi in un funnel e se lo compili arrivi poi la puntuale telefonata di vendita, a quanto pare non così inutile.
“Con il nostro “workbook” puoi incrementare dal 40 al 100% il volume degli appuntamenti e dei clienti in soli 7 giorni. Nel workbook troverai tutti gli script, i funnel e i prompt AI già pronti all’uso e che ci hanno permesso in poche settimane di fissare 252 appuntamenti.”.
In poche settimane 252 appuntamenti di cosa? E soprattutto script e funnel. Ma non erano inutili? L’aveva detto trenta secondi prima.
“Vuoi una soluzione semplice e pratica per avere clienti nuovi ogni settimana? Segui le nostre istruzioni e in meno di 24 ore riceverai le prime chiamate dei tuoi nuovi clienti. Cosa ti serve? un cellulare e un computer. A tutto il resto ci pensiamo noi”.
Il sogno di ogni imprenditore. Sentire suonare il telefono con decine di clienti che non ti conosco che vogliono comprare in maniera sfrenata il tuo prodotto o servizio. E mi raccomando, non iniziate il venerdì con il workbook se no passate il weekend a rispondere a centinaia di chiamate da parte di clienti in fremente attesa.
Il marketing locale
E poi c’è quello che punta tutto sulla geolocalizzazione. Il marketing locale è sempre un caos totale ma loro hanno già trovato la soluzione ad un problema globale da sempre.
“Se hai un’azienda locale smetti di pubblicare contenuti, smetti di essere presente sui social, smetti di costruire landing page su wordpress. Oggi fare marketing non è fare stories su IG o scrivere un libro o fare video su Youtube”.
Ottima scelta. Già che ci siamo, chiudiamo anche Google My Business così la vostra azienda geolocalizzata non viene più trovata.
“Oggi per far funzionare un’attività locale devi usare gli elementi fondamentali che abbiamo inserito nel nostro video gratuito e che in poche settimane hanno aiutato oltre 350 aziende locali ad emergere nei loro differenti settori merceologici nelle varie località d’Italia. Vuoi avere nuovi clienti? Vuoi del nuovo business? Clicca il link e accedi al nostro corso prima che vada offline per sempre”.
Che spettacolo. La scarcity la social proof e il power of now, mescolati così al volo in pochi secondi. Trecentocinquanta aziende locali in settori merceologici differenti in località diverse in Italia. E tutte sono emerse in poche settimane. Ma prima che il corso vada offline per sempre. Nooo… la digital oblivion no!
Il marketing reale
Ammetto di aver mescolato parecchi contenuti di parecchi Guru in tre script di video per facilità ma quando leggo queste cose mi vengono veramente i brividi.
Altro che il salumiere che dice “lascio signooo?”. Il marketing diventa la ricerca della pozione magica di Panoramix, il famoso druido di Asterix.
Ingrediente unico. Workbook. Elementi fondamentali. E chi più ne ha, più ne metta.
Ma di cosa stanno parlando? Non esiste una ricetta univoca per tutte le aziende per fare marketing. Non esiste un modo magico con cui tutte le aziende possano aumentare i propri clienti.
Se ne facciano una ragione i fautori del Growth Hack. Il growth hack può accadere in presenza di una serie particolare di opportunità, di situazioni e di tempistiche adeguate. Non esiste una ricetta di growth hacking per ogni azienda, per ogni settore, per ogni località del mondo.
Se esistesse, l’avrebbero già scoperta gli americani o i cinesi (da sempre maghi nella vendita) e l’avrebbero già raccontata a tutti a carissimo prezzo.
Il marketing, che ricordo sempre vuol dire “commercializzare”, è strategia, sperimentazione, fortuna, intuito, errori, correzioni, studio e poi ancora fortuna, lavoro, errori e poi lavoro ed errori e poi se siamo fortunati e abbiamo lavorato bene, forse avremo avuto successo e avremo aumentato il nostro numero di clienti e il fatturato.
Quando sento questi signori che mescolano i bias cognitivi a caso, “vada offline per sempre”, “smetti di fare pubblicità” (quando sul video c’è scritto contenuto sponsorizzato), “in meno di 24 ore ti chiameranno i nuovi clienti” mi viene veramente uno schifo assoluto.
Conclusioni
Marketing vuol dire commercializzare. Marketing vuol dire vendere. E non ci sono scorciatoie semplici nella vendita. Non oggi che il processo di acquisto si è incasinato in maniera totale. Marketing oggi vuol dire lavorare in maniera continua e non esistono ingredienti magici e soprattutto non c’è un modo per far arrivare centinaia di clienti alla tua porta in maniera casuale.
Nessun venditore sa quanto venderà nel corso della sua giornata. Nessun venditore può prevedere come andrà a finire la trattativa che sta per iniziare. Un buon venditore può lavorare per indirizzare al meglio le trattative che sta per condurre ma nessuno ha mai il 100% di successo. Statisticamente è impossibile.
Mi spiace dirlo ma non esiste l’elemento magico. Forse ce l’aveva Panoramix, il famoso druido di Asterix quando preparava la pozione magica per i Galli ma nel marketing quell’elemento magico non esiste.
Esiste solo l’ascolto, il lavoro, la sperimentazione, gli errori, gli insegnamenti che si traggono dagli errori, la nuova sperimentazione, a volte anche la fortuna o la sfortuna ma soprattutto tanto, tanto lavoro.
Come dicono sempre le persone che amano fare trekking, “le scorciatoie si prendono solo in discesa, mai in salita”. Ecco dubitate di chi vuole farvi fatturare centinaia di migliaia di euro senza alcuna motivazione realmente economica.
L’immagine dell’articolo è presa da un fumetto ed è di esclusiva proprietà di Dargaud, casa editrice dal 1959 del fumetto Asterix.