Shrinkflation e perdita di credibilità: come salvare la fiducia dei consumatori?

Fino a qualche giorno fa, non sapevo nemmeno che questo fenomeno avesse un nome. Eppure, mi ero accorto che qualcosa non andava ogni volta che facevo la spesa. Il mio “termometro”? I biscotti per la colazione. Stesso prezzo di sempre, ma confezioni sempre più leggere. L’aspetto esteriore della confezione non cambiava, ma dentro c’erano meno biscotti. In pratica, il costo per unità aumentava.

Ecco cos’è la shrinkflation: una riduzione della quantità di prodotto senza modificare apparentemente il prezzo o il packaging.

La psicologia dietro la shrinkflation

Forse molti consumatori non se ne accorgono subito, ma lentamente si insinua quella fastidiosa sensazione di essere stati “fregati”. E attenzione, non fraintendiamoci: non c’è nulla di illecito nell’aumentare i prezzi di un prodotto o ridurre la quantità per confezione.

Il problema nasce quando questo processo si basa su un trucco psicologico, come il bias del cambiamento. Questo bias, ben definito da State of Mind, descrive la nostra naturale resistenza al cambiamento. Siamo portati a preferire ciò che conosciamo e a evitare dettagli che richiedano uno sforzo cognitivo in più.

Ecco perché molti consumatori, anche se notano una differenza nel peso, preferiscono ignorarla: non vogliono affrontare il cambiamento. Così, senza accorgersene, continuano ad acquistare il prodotto, almeno per un po’.

Fiducia e trasparenza: il vero problema

Il vero rischio della shrinkflation non è il costo di un salume da 404 euro al chilogrammo o la differenza di qualche biscotto in meno. Il problema è che, giocando su queste dinamiche, le aziende rischiano di infrangere il rapporto di fiducia con i loro consumatori.

E sappiamo tutti cosa succede quando la fiducia si rompe: il consumatore smette di acquistare. Magari non subito, magari non per tutti i prodotti, ma pian piano sceglierà altro, da un’altra parte.

Crisi o opportunità?

“Ma si parla di biscotti… dove vuoi comprarli se non al supermercato?” è un’obiezione comune. Tuttavia, è proprio nei momenti di crisi che le aziende si dividono in due categorie:

  1. Quelle che cercano di “sopravvivere” sacrificando la fiducia dei clienti.
  2. Quelle che emergono, offrendo valore aggiunto e nuove opportunità.

La domanda è: quanto durerà la strategia della shrinkflation?

Una scelta necessaria

Aspettiamo davvero una legge per regolamentare la shrinkflation? O sarà il mercato stesso, fatto di consumatori sempre più attenti, a penalizzare le aziende che giocano sporco?

Vendere non significa solo piazzare un prodotto. Vendere significa ispirare fiducia. E se non riesci a farlo, il tuo cliente andrà altrove.

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